Sta salendo la tensione in vista del lancio nel 2024 della quarta serie della FIAT Panda. L’ansia non è solo quella degli appassionati, ma anche quella dei lavoratori.
La FIAT ha deciso di rivoluzionare la sua gamma con il lancio di tanti nuovi modelli. Sono arrivate in strada le elettriche con proposte piuttosto variegate. Dalla piccola Topolino, alla nuova 500 alla spina, passando per l’e-Doblò e la nuova 600. Tutte vetture destinate a fare faville con il passare degli anni. La transizione elettrica è in corso e a Torino non si possono permettere di rimanere indietro.
Il modello più atteso, nelle sue diverse salse motoristiche, è la Panda. L’utilitaria è stata guidata, probabilmente, dal 90% degli italiani, potendo vantare una funzionalità a 360° unica. La prima serie fu opera di Giorgetto Giugiaro. La seconda, invece, fu proposta nel 2003 grazie al lavoro di Giuliano Biasio per Bertone, mentre l’attuale serie, lanciata nel 2012, è stata costruita nel centro stile FIAT sotto la guida di Roberto Giolito.
Tre grossi nomi per una vettura che continuerà a rappresentare un punto di riferimento per gli italiani. L’11 luglio 2024, infatti, verrà svelata la quarta serie. Si festeggeranno i 125 anni del marchio FIAT in grande stile. L’obiettivo è quello di proporre un’auto futuristica come il concept Centoventi in basso e al giusto prezzo. Secondo i primi rumor le versioni termiche dovrebbero costare meno rispetto al prezzo attuale della terza gen. Sarebbe una trovata che consentirebbe di fare subito il botto.
Maggiori preoccupazioni ruotano intorno al modello full electric. La difficoltà di tenere il prezzo basso sono oggettive. La prima serie ha avvicinato il grande pubblico al concetto di city car negli anni ’80. Il nuovo modello dovrebbe spingere una nuova generazione a sposare l’elettrico. Qualora dovesse costare il doppio della versione a benzina (25mila euro contro i 12,500 euro, secondo gli ultimi rumor) sarà difficile che diventi super popolare. Del resto, salvo ecobonus, la 500 100% elettrica base parte da 26mila euro abbondanti.
Allarme produzione FIAT Panda
Negli ultimi mesi era stata lanciata la bomba da diversi magazine. La nuova Panda non è detto che sarà realizzata in Italia. Per contenere i costi si potrebbe optare per una produzione in Serbia. A differenza dell’attuale modello prodotto nello stabilimento Stellantis di Pomigliano D’Arco in Campania si è parlato di una organizzazione produttiva nella fabbrica di Kragujevac in Serbia dove, sino al 2022, veniva prodotta la FIAT 500L.
Già Il crossover 600 è realizzato a Tychy in Polonia insieme alla Jeep Avenger e al futuro SUV compatto di Alfa Romeo 100% elettrico, chiamato Brennero. La FIAT Topolino, invece, viene costruita in Marocco. Ecco come si stanno muovendo competitor come la Mini in tal senso.
I deputati del Pd hanno già chiesto chiarimenti. “Il governo Meloni assiste inerme al progressivo impoverimento di capacità produttiva degli stabilimenti italiani di Stellantis che sono abbandonati al loro destino“, hanno dichiarato gli esponenti del partito in un comunicato riportato dall’AGI. La questione è delicatissima per il martoriato mercato del lavoro interno. Dopo tanti rinvii, è previsto una discussione al tavolo con l’azienda sul futuro degli stabilimenti Stellantis in Italia entro al fine dell’anno.