Periodo di novità in casa Suzuki. Torna sul mercato in versione rinnovata una delle utilitarie più apprezzate in Italia. E sono partite le ordinazioni.
Si chiude il 2023 per Suzuki e in Italia continuano ad essere ottimi i dati, non solo per quanto riguarda le vendite delle moto ma anche delle auto del marchio giapponese, sempre più uno dei preferiti e più affidabili. Tra le citycar spunta nella top ten la Ignis, che si conferma molto apprezzata soprattutto tra i giovani. Mentre sono tante le famiglie che scelgono Vitara e S-Cross per la loro capacità e duttilità su più terreni. Ma la “campagna d’Italia” da parte della casa nipponica non è ancora finita.
Proprio in questi giorni infatti è partito il lancio di un modello che nelle precedenti generazioni ha conquistato un pubblico sempre più importante, grazie alle sue prestazioni e alle dimensioni, che le permettono di districarsi agevolmente nel traffico. Parliamo della Swift, giunta alla sua quarta edizione e che mira a entrare di diritto tra le preferite del pubblico italiano.
Ma a dirla tutto è una di quelle auto che ha riscosso successo un po’ in tutto il mondo. Parliamo di vendite in 169 Paesi, con oltre 9 milioni di unità immatricolate nella sua storia fino a pochi mesi fa. Ma che ora ha deciso di voltare pagina e rifarsi il trucco.
Se vale il motto “auto che vince, non si cambia”, ecco allora che Suzuki ha scelto una via di mezzo per questa quarta generazione della Swift, che non stravolge la filosofia alla base del modello nato nel 2004 ma la rivede in chiave moderna.
La grande novità sta nel nuovo motore a benzina a 3 cilindri da 1,2 litri, un ibrido leggero di cui la casa non ha ancora diffuso le specifiche tecniche, ma che promette un maggiore risparmio di carburante con una maggiore coppia ai bassi regimi. Una versione che dovrebbe avere, in pieno stile giapponese, sia la trazione anteriore che quella integrale.
Andando a vedere invece lo stile, ecco che qui ritroviamo almeno in parte il concetto della vecchia Swift, anche se completamente rivisto. Il frontale è sempre caratterizzato da una griglia importante, con fari ora a forma di L che confluiscono nelle spalle arrotondate.
La fascia laterale mostra profili più muscolosi, mentre al posteriore spiccano i gruppi ottici tridimensionali e il paraurti abbastanza pronunciato, il tutto per dare alla vettura un aspetto sicuro ma anche più sbarazzino rispetto al passato.
Dentro la “rinfrescata” è evidente, con un quadro strumenti centrale e i controlli leggermente orientati verso il conducente proprio come nei modelli di ultima generazione. Spicca ora lo schermo touch da 9 pollici compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, ma soprattutto sono gli ADAS a farla da padrona.
Tra i sistemi introdotti di base ci sono il Lane Keep Assist, il sistema di monitoraggio del conducente e di controllo dell’angolo cieco. Novità il Dual Sensor Brake Support II, che utilizza le immagini di telecamera e radar per avvisare il conducente della presenza di auto, biciclette e pedoni sul suo percorso e nel caso può attivare anche la frenata automatica.
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