Il mondiale di F1 è in vacanza, ma le novità non mancano in questa fase soprattutto per ciò che riguarda lo scandalo in FIA.
Mancano meno di tre mesi al via del mondiale di F1 targato 2024, all’incirca 80 giorni, dal momento che si partirà in Bahrain il prossimo 2 di marzo. Tuttavia, questo periodo di pausa è stato scosso da un vero e proprio scandalo, scoppiato a seguito dell’annuncio di un’inchiesta della FIA su Toto Wolff e sua moglie Susie, per via di un possibile conflitto d’interessi in favore del team principal della Mercedes.
In sostanza, si diceva che Toto potesse accedere ad informazioni riservate tramite sua moglie Susie, che occupa il ruolo di managing director della F1 Academy, ovvero la serie tutta al femminile propedeutica alla massima formula. Tuttavia, la FIA ha ritirato l’indagine dopo neanche 48 ore, a seguito della diramazione di un comunicato da parte di tutti i team che si sono schierati a favore dei coniugi Wolff.
La F1 e la FIA sono state coinvolte in un nuovo scandalo in questa ultima settimana, con la Federazione Internazionale che, come avrete capito, ne è uscita distrutta. Ci sarebbe un nuovo ed interessante retroscena su quanto accaduto, almeno secondo quanto riportato da “Auto Motor und Sport“, e che riguarda il tema della difesa delle squadre in favore di Toto Wolff e della moglie Susie.
Infatti, secondo il noto magazine, la FIA non si aspettava che i team si schierassero contro di essa ed a favore di Toto, ed è questo aspetto che ha portato i vertici a dover ritirare l’inchiesta. In sostanza, le varie squadre si sono tirate indietro, affermando di non essere state le mandanti di questa indagine promossa dalla Federazione, ed ora c’è da capire da chi è partito tutto.
Ecco cosa ha riportato la famosa testata: “In FIA non hanno fatto i conti con la difesa congiunta di tutte le squadre, ed alla fine c’è solo un perdente di questa partita di poker ed è proprio la FIA. A questo punto, dobbiamo chiederci quale possa essere stato il ruolo di Mohammed Ben Sulayem all’interno di tutta questa vicenda, ancora così poco chiara“.
Effettivamente, Mohammed Ben Sulayem, il presidente della FIA, non ha mai preso una posizione chiara, e non si è neanche presentato alla premiazione che si è tenuta a Baku in settimana. Inizialmente, sembrava che alla base della sua assenza ci fosse una caduta che aveva causato una lieve commozione cerebrale, ma pare che sia stato tutto un escamotage per non recarsi alla serata di gala.
Di certo, la FIA ne esce con le ossa rotte, e sono in molti a chiedere le dimissioni di Ben Sulayem, che per il momento non si è di certo dimostrato un degno erede di Jean Todt. La F1 e Liberty Media hanno distrutto la Federazione Internazionale in questa partita di poker iniziata da lei stessa, che però si è rivelata essere un flop assoluto.
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