Queste auto nessuno le ricorda, ma sono le più veloci degli anni 2000: alcuni modelli sono scioccanti

Le supercar sono amatissime per le performance che possono raggiungere. Facciamo un excursus storico-culturale sulle vetture che all’inizio del nuovo millennio avevano segnato dei primati.

Dimenticare dei progetti tecnici che non hanno lasciato un segno indelebile nel segmento delle auto da corsa non è peccato, ma qui parliamo di 10 vetture che hanno fatto la storia. Mettetevi alla prova per scoprire quante supercar conoscete. Partiamo, in ordine di scatto da 0 a 100 km/h, da una vettura che con 420 cavalli raggiungeva una velocità di tutto rispetto.

Le supercar dimenticate
Le auto più veloci al mondo negli anni 2000 – tuning.it

Al decimo posto si classifica la Panoz Esperante GTLM con i suoi 4,7 secondi da 0 a 100 km/h. La vettura è stata realizzata in soli 234 esemplari. Equipaggiava un V8 sovralimentato da 4,6 litri. Gli esperti delle gare di durata ricorderanno il modello Esperante. Quest’ultima, nella versione GTLM, vinse a Le Mans nella classe GT2, potendo vantare un motorone Ford. La GTLM ha continuato, in seguito, ad usare i motori della casa di Detroit.

Al nono posto si classifica la Wiesmann MF4 con il suo 4,6 secondi. Le unità prodotte furono 118. La vettura poteva fare affidamento su un V8 aspirato da 4,4 litri da 402 CV. La velocità massima raggiunta era di 181 miglia all’ora, ovvero 291 km/h. Questa casa automobilistica si affidava ai motori BMW. L’MF4 lasciò tutti a bocca aperta anche in termini di quotazioni nelle aste.

Voliamo all’ottavo posto con la Bristol Fighter 2004 con 4,0 secondi spaccati. Questa volta si trattò di una serie limitatissima di 13 esemplari. Con una potenza di ben 628 CV, il V10 aspirato da 8,0 litri cantava. Top speed? 210 miglia all’ora (337 km/h). Al settimo posto una sportiva piuttosto nota anche per i gamer. La Ascari KZ1 del 2005 copriva lo 0 a 100 km/h in appena 3,8 secondi. Le unità prodotte furono 50. Il motore V8 da 5,0 litri aspirato viaggiava sino a 323 km/h. Il nome italiano è un omaggio al bicampione del mondo F1, ma la casa automobilista era tedesca.

Le supercar dimenticate

Al sesto posto ci spostiamo in UK per una leggenda assoluta. La TVR Sagaris riusciva a schizzare da ferma a 100 km/h in appena 3,7 secondi. Il 4,0 litri, sei cilindri in linea, sprigionava una sinfonia. Furono prodotte 211 Sagaris. Con 406 cavalli raggiungeva le 185 miglia all’ora, ossia quasi i 300 km/h. Aveva un eccellente bilanciamento che la rendeva rapidissima nei tratti miti. Quinti posto per la Gumpert Apollo che fece registrare 18 anni fa i 3,1 secondi. Uno scatto clamoroso, ma lo scettro non è il suo. Con 35 modelli prodotti, comunque, rimane una delle supercar più note di inizio secolo.

Al quarto poto, a pari merito, la Veritas RS III, sempre con uno 0 a 100 km/h in 3,1 secondi. Unità prodotte: 30 e una potenza di 507 cavalli. Il motore V10 da 5,0 litri aspirato raggiungeva una top speed di 215 miglia all’ora, ovvero 346 km/h. Saliamo sul terzo gradino del podio per celebrare la Mosler MT900S del 2005. In questo caso si parla di un 3,1 secondi, ma l’auto aveva V8 sovralimentato da 7,0 litri con 600 CV. Roba da top Ferrari.

Nel 2008 arrivò la Rossion Q1 che, con i suoi tempi brucianti, appare più una monoposto F1 da Q3. Lo 0 a 100 km/h era coperto in appena 2,8 secondi. Le unità prodotte furono 89 e con 508 cavalli di potenza, frutto di un motore V6 biturbo da 3,0 litri, raggiungeva una velocità massima di 196 miglia all’ora. La regina dello scatto, anche per un fattore di peso è la Caparo T1. Da 0 a 100 km/h la biposto impiegava appena 2,5 secondi. Sotto il cofano un V8 aspirato da 3,5 litri da ben 583 CV. Guardando il video in alto di Top Gear vi renderete conto che si trattava di una vera e propria bomba ad orologeria. Ne furono realizzate appena 25 e tutte andate a ruba.

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