Toto Wolff si è ritrovato in difficoltà impronosticabili alla vigilia della nuova era wing car. Ecco cosa si è lasciato sfuggire il boss della Mercedes sul campionato 2023.
La Red Bull Racing ha distrutto la concorrenza in questa stagione, totalizzando ben 21 vittorie su 22 Gran Premi. L’unica squadra in grado di interrompere la striscia di vittorie del drink team è stata la Ferrari. Un caparbio Carlos Sainz riuscì a strappare la vittoria a Singapore, fermando il record di trionfi consecutivi di Max Verstappen a 10.
In totale l’olandese ha conquistato la bellezza di 19 GP in una singola annata, ritoccando il suo stesso primato di 15, segnato nel 2022. Pensate che dietro il #33, oggi numero 1 della griglia, vi sono due mostri sacri teutonici come Schumacher e Vettel che, al massimo, hanno vinto 13 round in un singolo campionato. In questo scenario anche il teammate Perez ha potuto poco. Il messicano ha celebrato due trionfi ad inizio stagione, ma poi si è sciolto come neve al sole in primavera.
La Mercedes ha assistito inerme ai trionfi di Verstappen. In molti si aspettavano un remake della sfida che nel 2021 entusiasmò gli appassionati con Hamilton, ma sono rimasti delusi. Dopo i problemi di porposing della wing car 2022, la W14 non ha fatto i passi in avanti necessari. George Russell non si è adattato allo stile della nuova monoposto, cogliendo appena 2 podi. Lewis Hamilton è arrivato al terzo posto, dietro gli inarrivabili driver della Red Bull Racing.
L’anglocaraibico ha fatto uno straordinario lavoro in alcuni weekend, pur non riuscendo mai a sfiorare la vittoria. La wing car della Stella, semplicemente, non era un’auto in grado di vincere, come confessò in una intervista anche Toto Wolff. Quest’ultimo, per la prima volta in carriera, si è ritrovato a gestire una condizione di emergenza. La squadra si è aggrappata alle magie di Lewis, fresco di rinnovo contrattuale per altre due stagioni, per arrivare al secondo posto nella graduatoria costruttori.
F1, la confessione di Toto Wolff
Il manager austriaco, proprietario del 33% del team, aveva pronostico addirittura un trionfo in tutte le tappe della Red Bull Racing. Non ha sbagliato di tanto perché solo per una clamorosa incapacità di mettere a terra il potenziale della RB19, sul tracciato cittadino di Singapore, non è arrivato il clean sheet. La casa austriaca con sede a Milton Keynes avrebbe potuto segnare un primato mai raggiunto da nessuna squadra, nemmeno dalla Mercedes nella precedente era ibrida della F1. Date una occhiata al nuovo concept della casa di Stoccarda.
Il manager austriaco comprese subito che il gap sarebbe risultato enorme. In futuro speriamo da appassionati che il record della Red Bull Racing non venga infranto. Proprio come la leggendaria McLaren Honda MP4/4 del 1988 di Senna e Prost, che si aggiudicò 15 dei 16 GP, i giapponesi che forniscono i motori alla RB hanno fatto segnare un primato anche di affidabilità.
In un’intervista ad oe24 il team principal della Mercedes ha ammesso di aver tirato un sospiro di sollievo quando la Ferrari ha battuto le Red Bull Racing. Il suo pronostico si è rivelato così errato. “Grazie a Dio mi sono sbagliato. Almeno a Singapore non si sono comportati bene – ha annunciato Toto Wolff – Gli altri piloti non sono neppure riusciti ad avvicinarsi, figurarsi a sperare di vincere il titolo mondiale. La Red Bull è stata in una propria galassia. E tutto lascia pensare che saranno ancora molto competitivi nel 2024“.