L’incredibile segreto che nessuno conosceva su Max Verstappen e che ha colto di sorpresa i suoi tifosi. Riguarda l’esame della patente
Incredibile ma vero: anche Max Verstappen ha dovuto sostenere l’esame di guida per prendere la patente. Un passaggio obbligato che ha regalato delle sorprese. Anche il miglior pilota del mondo in Formula 1 può avere qualche intoppo.
Che sia il miglior pilota in Formula 1 in questo momento non ci sono dubbi. Max Verstappen ha portato a casa nel 2023 il terzo titolo consecutivo nel Circus, andando ad eguagliare un mito come Senna e superando grandi del passato come Hakkinen e contemporanei come Alonso. L’alfiere della Red Bull sembra aver raggiunto la piena maturità a 26 anni e la cosa che più impressiona e la sua costanza nel non commettere errori.
Come in molti hanno sottolineato è stato “costruito per vincere” da papà Jos, quasi come riscatto personale per una carriera che non è mai decollata. Per lui infatti ci fu la grande occasione di affiancare Michael Schumacher alla Benetton nel 1994, ma più che per i risultati in pista lo si ricorda per il rogo al box, durante un rifornimento del GP di Germania ad Hockenheim. Fortunatamente il tutto si risolse senza grandi conseguenze ma di lui si persero di lì a poco le tracce.
Anche la madre di Max, Sophie Kumpen, è stata una pilota di successo. Ha corso nelle serie inferiori al fianco di gente come Button e Fisichella e si è fatta rispettare (soprattutto sui kart). A lei si devono le origini belga dell’attuale numero 1, nato infatti ad Hasselt.
Verstappen e quella storia assurda all’esame di guida
Ma quello che davvero in pochi sanno sul conto di Verstappen è che stava per essere addirittura bocciato all’esame della patente. L’aneddoto è stato raccontato da lui stesso nel corso di un’intervista alla rivista GQ lo scorso anno.
Un paradosso considerando che il suo debutto in Formula 1 avvenne addirittura nel 2015, quando non aveva ancora compiuto i 18 anni. Ha ottenuto quindi prima la Superlicenza che la patente stradale, un paradosso avvenuto a pochi piloti nel Circus. Quando decise di sostenere l’esame di pratica commise alcuni errori molto gravi, non dando la precedenza in un paio di circostanze.
Con un po’ di sagacia riuscì a convincere l’esaminatore che le altre macchine erano molto lontane e non aveva corso rischi nel non dar loro la precedenza. Forse per il nome o per il prestigio della sua famiglia all’interno del Motorsport riuscì ad ottenere la tanto agognata patente. Pensate che scoop se fosse stato bocciato!