Vi sono campioni di Formula 1 che non sono disposti a mettere da parte la loro passione per i motori. E’ arrivato un annuncio che ha lasciato a bocca aperta i fan.
L’amore per il Motorsport non si esaurisce mai. Un esempio lampante è anche Valentino Rossi che, a 45 anni, correrà nel WEC con BMW, dopo una vita spesa a lottare in MotoGP. In F1 i ritorni in pista sono piuttosto frequenti. Fernando Alonso, dopo aver sperimentato la Dakar ed inseguito il prestigioso riconoscimento della Triple Crown, ha riprovato a sentirsi un top driver nella categoria regina del Motorsport al volante dell’Aston Martin.
A 42 anni lo spagnolo ha dimostrato di essere ancora competitivo ai massimi livelli, ottenendo podi a raffica e lottando contro una nuova gen di fenomeni. E’ lo scenario in cui si troverà anche Jenson Button. Il campione inglese ha scelto di rimettersi la tuta e il casco per provare ad inseguire un sogno nella prossima edizione della 24 Ore di Le Mans. Il brivido della velocità dei bolidi che scendono in pista, nelle varie classi, nella sfida sull’iconico tracciato di Le Sarthe ha spinto il vincitore del Mondiale F1 2009 ad abbracciare la nuova sfida.
Il Motorsport a ruote coperte regala sempre tante chance. Ne sa qualcosa anche Mick Schumacher che, dopo l’esperienza in Haas e nel team Mercedes come driver di riserva, ha scelto di sposare l’ambizioso progetto dell’Alpine nel WEC. Il campionato endurance sta, veramente, sorprendendo i fan. Si sta tornando ai fasti del passato con tantissimi costruttori protagonisti, tra cui la Ferrari che si è aggiudicata l’edizione del centenario di Le Mans.
Il ritorno del campione di Formula 1
La presenza di grossi nomi, tra cui Porsche, Lamborghini, Peugeot, Toyota ha reso possibile un allargamento anche a tanti campioni del passato. Il campionato mondiale endurance spopola ed è pieno di autentici manici che, per una vita, hanno dimostrato il loro valore in Formula 1. Jenson Button ha esordito in Williams per poi passare un anno in Benetton, prima di mostrare il suo talento in Renault nel 2002. Rimase un piccolo rimpianto per la Ferrari che avrebbe potuto sceglierlo.
La Honda non si fece sfuggire il talentuoso driver inglese che, prima con BAR e dal 2006 con il nome ufficiale della casa nipponica, ha fatto faville. Nel 2003 arrivò terzo nel Mondiale, celebrando 10 podi. La vittoria stava diventando un tabù ma la conquistò in Ungheria nel 2006, gestendo le gomme in modo magistrale. Jenson Button ha vinto il riconoscimento iridato nel 2009 in una strana stagione che sarà ricordata per l’incredibile genialata di Ross Brawn che sfruttò una zona grigia del regolamento sui doppi diffusori.
La soluzione tecnica, unita all’affidabilità dei motori Mercedes, diede la possibilità a Button di trionfare in F1. Si confermò anche in McLaren ad alti livelli prima di dedicarsi al WEC con quattro gare con il Team SMP Racing. Partecipò anche al campionato Super GT con il Team Kunimitsu, dove nel 2018 vinse il titolo. Il 29 ottobre 2019 annunciò il ritiro dal Super GT.
Nel 2023 il pilota britannico ha disputato per la seconda volta la 24 Ore di Le Mans, insieme a Mike Rockenfeller e Jimmie Johnson, portando in pista la Camaro NASCAR del team Garage 56. Nel 2024 darà il massimo con Porsche, dopo l’esperienza nel JDC-Miller Motorsports.