L’Alfa Romeo fa sul serio con la Milano. Ecco le prime immagini dello Sport Utility Veichle alla spina della casa di Arese.
Vi sono marchi che hanno deciso di cambiare pelle per sposare il trend elettrico. Per molti non è una scelta. Di sicuro i vertici del passato non avrebbero accettato di buon grado l’idea che un marchio come Alfa Romeo si focalizzasse su progetti a ruote alte e tecnologie alla spina. I tempi cambiano e, incredibilmente, la casa milanese si è ripresa finanziariamente proprio con nuovi SUV e vetture che non rispecchiano il DNA del Biscione.
Un tempo i giovani impazzivano per le sportive come il Duetto o le vetture compatte come la 147 o la MiTo. Oggi il brand sembra focalizzato a seguire la moda delle vetture a ruote alte. La qualità della Stelvio e della Tonale è indubbia, ma andate a chiedere ad un purista petrolhead cosa ne pensa del nuovo progetto a ruote alte? Un tempo la nomenclatura Milano faceva rima con sportività made in Arese. Crearono una serie speciale per il mercato americano con allestimenti da paura, per rispondere alle norme locali sull’omologazione.
Furono lanciati gli allestimenti Silver, Gold, Platinum e Verde, mentre le motorizzazioni acquistabili erano la 2.5 e la 3.0, entrambe V6. La prima aveva 156 CV e 206 Nm, mentre la seconda si poteva abbinare alla pepatissima versione Quadrifoglio Verde che sprigionava 188 CV e 250 Nm. Con tutto il rispetto per la versione elettrica che farà il suo debutto in strada nell’estate del 2024, un tempo il Biscione era al top.
La deal line sui motori termici esiste e dal 2035 saranno vendute solo auto elettriche, ma per i petrolhead l’idea di non poter più guidare una vettura spettacolare come la vecchia Milano è un colpo al cuore. Il nuovo progetto non ha nulla a che vedere con le performance della berlina che spopolò negli USA. Fu prodotta dal 1987 al 1989, mentre in Italia è rimasta sul mercato dal 1985 al 1993. Ora sono sbucate online le prime immagini de nuovo modello di Milano.
Per coloro che hanno apprezzato la Tonale e la Stelvio, la vettura a ruote alte rappresenterà una valida alternativa. Con 27mila euro, infatti, sarà possibile acquistarla con motore termico. L’attesa versione inedita full electric sarà ben più cara. Il problema è che sarà costruita, come spesso accade oggi, sulla stessa base della nuova FIAT 600 e della Jeep Avenger. In sostanza cambieranno alcuni dettagli, come i fari e alcuni componenti tipici del brand.
Oggi tutto si riassume a stravolgere i connotati ottici a vetture che hanno tutte la stessa piattaforma costruttiva. In questo caso i tecnici opteranno per valorizzare la grossa calandra che caratterizza gli altri due SUV della gamma. Nessuna super rivoluzione nemmeno negli interni dove ci sarà tanta tecnologia con un infotainment di alto livello. Tutte le info necessarie alla navigazione e all’autonomia del mezzo saranno visibili sull’ampio display centrale.
I fari anteriori saranno sottili, mentre il posteriore sarà caratterizzato da un fascione che percorrerà l’intera larghezza del retrotreno. Disponibile, al lancio, un motore a benzina o un’unità 100% elettrica. La variante termica godrà del 3 cilindri turbo 1.2 mild hybrid da 100 o 136 CV, in sostanza un’evoluzione di quello unicamente a benzina di altri modelli Stellantis, con una distribuzione a catena piuttosto che a cinghia. La versione full electric, invece, dovrebbe mettere a disposizione 156 CV, alimentati da una batteria da 51 kWh con un’autonomia di circa 400 km. Giudicate voi stessi le scelte stilistiche nella rappresentazione grafica lanciata sul canale YouTube Mahboub 1.
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