Se il progresso si misura con novità elettriche del genere, preparatevi a sportive sempre più piccole, inspirate a quelle del passate con qualità non paragonabili a quelle delle Porsche.
Il trend, oramai, è chiaro: sbarcheranno sempre più spesso sul mercato vetture alla spina ispirate a quelle del passato. Il problema è che si tratta di prodotti cinesi per lo più con una idea piuttosto misera sul piano del piacere di guida. Sembra proprio che stiamo per affrontare gli ultimi 11 anni di un’epoca florida per i motori che si potrebbe chiudere nel 2035 con la vendita di sole auto elettriche.
Con il rincaro mostruoso che si è avuto dei prezzi negli ultimi anni delle vetture, proprio a causa a questa corso all’oro elettrico, ci si dovrebbe quantomeno attendere EV di alto livello. Al contrario si ci troviamo davanti ad una omologazione mostruosa e a copie delle vetture del passato. In questo scenario, a dir poco, inquietante tante novità sono andate in controtendenza rispetto al concetto dell’innovazione assoluta.
I modelli retrò in salsa elettrica, forse, sono i peggiori sul piano pratico. C’è quell’elemento nostalgia che fa pensare ai potenti sound dei vecchi motori termici e alla qualità costruttiva di un tempo. Oggi le auto non sembrano più create per durare, ma sembrano, banalmente, dei mezzi per passare da punto A ad un punto B della mappa, imbottite di tecnologie e aiuti alla guida. L’automobilista oramai è circondato da schermi ed elementi che sembrano impreziosire l’intrattenimento e non il piacere di guida.
Auto elettriche, la new entry ispirata al passato
Uno dei guai delle moderne EV è legato al peso. I pacchi batterie sono, estremamente, pesanti. Se in termini di accelerazioni le auto elettriche compensano bene con una ripresa impressionante, nelle curve le la differenza è sensibile. La Carice TC2, progettata nei Paesi Bassi, pesa appena 590 kg nella sua versione base. Questo è un elemento positivo ma definirla auto sportiva appare un eufemismo. In un mercato dove le auto cinesi hanno preso il sopravvento, oramai, vale tutto.
Si tratta di una vettura che, sulla bilancia, pesa poco più di una Citroen Ami (471 kg). Il quadriciclo francese non supera i 45 km/h. La TC2 ha avuto spazio nello Show Fully Charged su YouTube, dividendo il pubblico. Da una parte non è un progetto nato sulla base di una vecchia Porsche, anche se assomiglia molto alle linee sinuose ed eleganti delle vecchie biposto prodotte dalla casa di Stoccarda, ma ha soli 56 cavalli e un pacco batteria di dimensioni ridotte, ovvero 31,5 kWh, meno di una Dacia Spring.
Riesce a raggiungere una autonomia di 300 km. Non aspettatevi prestazioni di alto profilo, ma ha il vantaggio di non avere il servosterzo, ABS e, naturalmente, nessun sistema di assistenza alla guida. Per tutti questi aspetti è, particolarmente, leggera e facile da guidare. La missione del brand è quella di combinare la tecnologia del 21° secolo con l’aspetto e le sensazioni delle auto del passato. Se sul piano estetico lo sforzo è stato fatto, nella sostanza appare una microcar di lusso. Il sound è quello che sentirete nel video in alto e non vogliamo svelarvi altro. Mettetevi comodi ed osservate in azione la Carice TC2.