L’inflazione sta mettendo sempre di più in ginocchio l’economia italiana, ecco perché sono importanti gli incentivi auto.
Il costo medio della vita è cresciuto in maniera davvero esponenziale e questo comporta così una serie di problematiche per gran parte delle famiglie italiane. Uno degli aspetti che mostra le più dolorose ed evidenti impennante dei costi è sicuramente quello legato alle automobili, sia per i prezzi che per la gestione.
Nonostante i numeri mettano in evidenza come il costo del carburante sia minore rispetto a questa estate, si è trascorso un 2023 con dei valori medi nettamente superiori rispetto al 2022. Per questo motivo diventa necessario da parte del Governo venire incontro alle classi meno agiate, con la nascita di un Bonus che permette di risparmiare 77,20 Euro a coloro che presentano un ISEE famigliare al di sotto dei 15 mila Euro.
Non è solo questo a bloccare l’economia automobilistica, infatti è evidente a tutti come anche i costi legati alle assicurazioni e al bollo siano diventati un problema evidente. Per questo motivo sono iniziati una serie di incentivi che danno modo di poter risparmiare non pochi soldi per quanto concerne l’acquisto dell’auto.
Ci sono però diversi parametri da tenere in considerazione quando si decide di mettere le mani su una macchina nuova tramite incentivi. Per il 2024 però sono già stati stanziati una serie di novità che permetteranno così di guardare con maggiore fiducia al futuro e con delle spese che finalmente potranno essere contenute.
Stando a quanto riferito da Adolfo Urso, gli incentivi delle automobili del 2024 saranno molto diversi rispetto a quanto si era potuto assistere in questi ultimi anni. Infatti si tratteranno di una serie di sconti che daranno modo di poter abbattere il valore di mercato del veicolo addirittura di ben 13.750 Euro.
Cifre che non si erano mai viste prima, il che alzerebbe sensibilmente l’incentivo rispetto al 2023, che vedeva diverse categorie. Quella che prevedeva il maggior investimento era legato ai 235 milioni che erano riservati per l’aiuto all’acquisto di un’auto che avesse un impatto sull’ambiente in termini di CO2 tra i 21 e i 60 g/km, ovvero le vetture ibride plug-in.
Subito dopo vi erano le elettriche, con una spesa pubblica di 190 milioni di Euro, ma quelle che avevano fin da subito ottenuto le maggiori richieste nello scorso anno furono i 150 milioni per i veicoli diesel e benzina con un’emissione di CO2 tra i 61 e i 135 g/km. Oltre a questi la manovra prevedeva anche un totale di 35 milioni di Euro per l’acquisizione di moto elettriche, 15 milioni per veicoli commerciali N1 e N2 sempre elettrici e 5 milioni per moto a benzina o a gasolio.
Il massimo che si poteva ottenere era legato anche dalla possibilità di rottamare il proprio vecchio veicolo, così facendo si faceva un doppio favore all’ambiente. Non tutte le auto infatti si potevano rottamare, ma solo quelle che presentavano un’omologazione al di sotto delle Euro4. Dunque il 2024 sembra poter diventare l’anno giusto per cambiare l’automobile, visto che i miglioramenti per quanto riguarda gli incentivi non si faranno attendere.
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