E’ stato tra i cestisti più iconici della sua generazione, diventando anche un rapper ed un attore famoso. Shaquille O’Neal nutriva anche un amore per le auto italiane.
Shaquille Rashaun O’Neal è cresciuto a Newark, una città nella contea di Essex, nello Stato del New Jersey. L’americano era nato da una famiglia che già respirava sport. I suoi genitori erano stati dei giocatori di basket al liceo, ma poi avevano preso brutte strade. Il padre fu arrestato per droga e il piccolo Shaq fu affidato ad un generale dell’esercito.
All’età di 13 anni O’Neal era già alto 1,98 m. A causa della carriera militare del suo patrigno, la famiglia dovette trasferirsi in Texas. Iniziò così la sua carriera che lo ha portato ad essere definito, sul parquet dei campi di basket, Big Diesel, Big Aristotle, Last Center Left e il Most Dominant Ever. Se è stato il più dominante di sempre lo dicono i numeri. Ha vinto 3 titoli di fila con i Los Angeles Lakers, diventando in tutte e tre le occasioni MVP delle finali. Soltanto Michael Jordan aveva ottenuto un simile riconoscimento. Nelle finali si esaltava, dando il meglio di se.
Dopo aver vinto ad Ovest, scrisse una pagina di storia ad Est, vincendo il primo leggendario anello della franchigia con i Miami Heat. Sul piano fisico Shaq era irrefrenabile. In coppia con Bryant nei LA Lakers creava il panico nelle difese avversarie. E’ stato anche 3 volte MVP dell’All-Star Game. E’ stato scelto a 14 All-NBA Team, di cui 8 nel First Team NBA, in 19 anni di carriera e a 3 All-Defensive Team, oltre che a 15 convocazioni all’All-Star Game.
A livello di punti è nella top 10 della storia dell’NBA. Un predestinato che già dalla prima stagione in NBA ha fatto la differenza. Con il Team USA ha conquistato il mondiale nel 1994 in Canada e il titolo olimpico ad Atlanta 1996. E’ uno dei 3 giocatori, insieme a Tim Duncan e LeBron James ad avere totalizzato almeno 5.000 punti e 2.500 rimbalzi ai playoff NBA. In ogni statistica ha il suo spazio, essendo decimo per rimbalzi totali e tredicesimo per punti totali in NBA. Guardate cosa ha combinato Lewis Hamilton: fan sbalorditi.
Dopo il ritiro, avvenuto nel 2011, i Lakers hanno deciso di ritirare il n. 34, indossato da Shaq nella sua permanenza. Hanno fatto lo stesso i Miami Heat con la 32. Una leggenda vivente che, nel 2016, è stato inserito nella Naismith Memorial Basketball Hall of Fame, in coppia con Yao Ming e Allen Iverson e dal 2017 fa parte anche della FIBA Hall of Fame. Un numero 1 assoluto che non poteva non farsi notare anche sulle strade.
Per un uomo alto 2 metri e 16 cm è assolutamente impensabile calarsi nell’abitacolo di una Ferrari. Sarebbe come per un comune mortale guidare un triciclo per bambini in termini di spazi. Nonostante fosse troppo grosso, Shaq trovò un escamotage per guidare una magnifica Ferrari F355 Spider personalizzata. Fece tagliare a pezzi due Ferrari e poi le unì per creare una unica supercar. Per quanto la soluzione possa risultare folle, funzionò alla grande.
Creò, a tema Superman, una Ferrari F355 Spider lunghissima e senza tettuccio, quando militava nei Los Angeles Lakers, e a quanto pare, nel video in alto del canale YouTube Slot King Dream, solo lui poteva guidarla. Una persona normale nemmeno può arrivare al volante, toccando i pedali con i piedi.
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