Grave guaio per la Porsche, che è costretta ad un maxi-richiamo per il rischio incendio. Ancora problemi per le auto elettriche.
Il 2023 non si sta concludendo nella maniera migliore per il marchio Porsche, che sta per concludere le celebrazioni per il 75esimo anno della propria storia. Inoltre, quest’annata ha rappresentato il 60esimo compleanno della mitica 911, senza dubbi l’auto più amata della casa tedesca, che ha regalato gioie e sogni ai fan sia in pista che sulle strade di tutti i giorni.
Da diverso tempo ormai, la Porsche ha imboccato la strada dell’elettrificazione, e dopo le tante auto ibride realizzate in questo ultimo decennio, è stato il tempo del passaggio ai modelli ad emissioni zero. La casa di Weissach avrà ora una brutta gatta da pelare, dal momento che tantissime vetture sono state costrette ad un richiamo per il rischio di causare gravi incendi.
Porsche, disastro per le elettriche e plug-in
Secondo quanto riportato da “Carscoops.com“, la Porsche dovrà richiamare la bellezza di 41.345 auto per rischio incendio, e si tratta di modelli come quelli del tutto elettrici ed i Plug-In Hybrid. Si tratta dell’ennesima batosta per questa tecnologia, ma anche per la casa di Weissach, che già qualche mese fa, così come l’Audi, aveva dovuto richiamare un nutrito numero di vetture. Questa volta però, il guaio è molto più grosso, e si tratta, senza dubbi, di uno dei più grandi richiami nella storia di questo costruttore.
Secondo quanto emerso, il tutto è legato ad un cavo di ricarica che potrebbe surriscaldarsi, portando anche all’esplodere delle fiamme. Le vetture coinvolte sono la Taycan Sedan, la Taycan Sport Turismo e la Taycan Cross Turismo, per quello che riguarda le full electric, ma come detto, ci sono guai anche per molte ibride.
Al richiamo saranno costrette anche la E-Hybrid del SUV Cayenne, ma anche la E-Hybrid della Panamera. I veicoli coinvolti sono quelli che sono stati prodotti tra il 16 di agosto del 2018 ed i giorni attuali, anche se ovviamente non parliamo della totalità delle auto, ma di lotti ben precisi. Il problema, come detto poco fa, è legato al cavo di ricarica, che può incappare in qualche surriscaldamento se collegato con delle prese della corrente di bassa qualità.
Il cavo di ricarica NEMA è fornito dalla società tedesca Harting Automotive, ed il problema non è del tutto nuovo. Infatti, la Porsche aveva iniziato a raccogliere dei rapporti sui surriscaldamenti già nel dicembre del 2020, ma solo dopo tre anni si è pensato ad un richiamo di massa. Va detto che, sino ad ora, si è parlato solamente di rischio incendio, visto che non se ne sono mai verificati.
Tuttavia, per la casa di Weissach è un brutto problema, così come per le elettriche, che già non sono troppo amate dalla clientela, e che ora non faranno altro che alimentare i dubbi sorti in questi anni. Il richiamo e le conseguenti riparazioni saranno ovviamente gratuite per i proprietari, per una problematica che si risolverà in poche ore e che non dovrebbe dare altre grane.