La casa di Tokyo si è sempre fatta in quattro per garantire una super affidabilità alla sua regina della gamma. Ecco cosa è accaduto in modo, totalmente, inaspettato.
In termini di garanzia tecnica la casa di Tokyo è, nettamente, un passo in avanti rispetto alla concorrenza. Ne sa qualcosa anche Max Verstappen che, nel 2021, riuscì a vincere un Mondiale F1, ad Abu Dhabi, con la Red Bull Racing motorizzata Honda, grazie anche alla straordinaria sicurezza dei tecnici giapponesi. Il motore sarebbe dovuto durare per tutta la fase finale della stagione e così fu, permettendo all’asso olandese di vincere il suo primo Mondiale.
Il discorso è continuato in crescendo sulla base dell’esperienza acquisita anche con il passaggio alle auto ad effetto suolo. L’eccezionale potenza ha portato traguardi inimmaginabili, andando a ritoccare i record storici della categoria. Le ricadute sul piano dell’immagine sono state clamorose. La Honda è da sempre al top in termini di motori, non solo per le quattro ruote. Non vi sono solo buone notizie in queste ultime ore che arrivano da Tokyo.
Negli Stati Uniti vi sono stati tantissimi richiami di auto Honda per un problema tecnico. Il richiamo della pompa di benzina riguarda circa 2,6 milioni di modelli Acura e Honda dal 2017 al 2020. Un numero impressionante di veicoli che ha girato sul territorio americano. Il problema riguarderebbe uno specifico componente della pompa del carburante.
Honda, guai all’orizzonte
La Honda ha reso noto che la girante della pompa del carburante non sarebbe stata modellata nel modo opportuno. Ciò può comportare la deformazione del componente e può interferire con il corpo della pompa del carburante, determinando l’interruzione del funzionamento dell’elemento. Il motore verrebbe quindi invaso di carburante e smetterebbe di funzionare.
La casa di Tokyo non ha emesso segnalazioni di crash nati a causa del problema tecnico. Non vi sarebbero feriti, ma andrà affrontato un maxi richiamo. La soluzione prevede la sostituzione dell’intera pompa. A causa delle dimensioni del richiamo, i tecnici hanno affermato di non avere abbastanza pompe di ricambio per riparare tutti i mezzi interessati in una volta sola.
Si procederà a step. Le primissime lettere saranno inviate all’inizio di febbraio e poi pubblicate in annunci man mano che la casa automobilistica nipponica ha a disposizione nuovi componenti. In esclusiva a Motor1 un portavoce della Honda ha ammesso che l’operazione in officina richiede almeno un paio d’ore, ma potrebbe anche trattarsi anche di un lasso di tempo superiore perché dipenderebbe dal mezzo. “È troppo presto per fornire un periodo di tempo preciso in cui saranno disponibili parti sufficienti per tutti i modelli interessati, ma stiamo lavorando per migliorare la fornitura il più rapidamente possibile“, ha affermato il portavoce.
Si è creato il caos perché tantissimi proprietari si sono spazientiti. Potrebbero già controllare il numero di identificazione del veicolo (VIN) presso Acura – Honda, chiamando il numero (888) 234-2138. In alternativa vi consigliamo di visitare il sito web dell’NHTSA e fare una ricerca per modello o VIN. Di seguito è riportato l’elenco completo dei mezzi interessati. Si tratterà di una richiamo record, superiore a quello che ha riguardato i veicoli Tesla per aggiornare la sicurezza del software Autopilot.
I modelli Honda interessanti sono i seguenti: Acura 2018-2020 ILX, MDX 2018-2020, MDX Sport ibrido 2018-2020, NSX 2017-2020, RDX 2018-2020, RLX 2018-2020, TLX 2018-2020, Accord 2018-2020, Accord ibrida 2017-2020, Civic 2018-2020, Civic Type R 2018-2020, Hybrid plug-in Clarity 2018-2019, CR-V 2018-2020, CR-V ibrida 2020 e HR-V 2018-2020.