La Toyota deve affrontare un problema non da poco, che causerà ritardi e perdite. Ecco cosa sta succedendo alla casa nipponica.
Il mondo delle quattro ruote segue con interesse le mosse dei costruttori, che si stanno interessando ad un’elettrificazione sempre più vicina. Anche la Toyota ha deciso di convertirsi alle emissioni zero, con il nuovo consiglio di amministrazione che ha una mentalità ben diversa da quello precedente, il quale puntava sull’ibrido sbattendo fermamente la porta in faccia alle auto alimentate solamente dalle batterie.
Tra circa un anno, secondo quelli che sono i piani, la Toyota dovrebbe svelare le sue prime EV, ed attorno a questi progetti c’è grande curiosità. Tuttavia, la casa del Sol Levante dovrà prima affrontare un maxi-richiamo di tantissime auto, a causa di un problema che non dipende direttamente da lei. Andiamo a vedere, nel dettaglio, cosa è accaduto e da cosa è causato il guasto.
Il tema dei richiami è sempre più d’attualità nel mercato dell’auto, con le case che spesso sono costrette a dare un’occhiata a migliaia di veicoli per difetti di fabbrica o problematiche di vario genere. Questa volta è toccato alla Toyota, che è costretta al richiamo di quasi un milione di veicoli, un dato assolutamente spaventoso e che di certo non farà la felicità dei vertici, ma neanche dei proprietari che dovranno affrontare questo inconveniente.
La casa giapponese ha fatto sapere, la scorsa settimana e tramite un comunicato, che il guaio è causato da un problema ai sensori OCS, realizzati dalla AISIN, che da sempre è in società con la casa giapponese, che da poco ha acquistato anche le ultime quote rimaste dell’azienda. I veicoli richiamati, per la precisione, sono ben 999.901, ed il tutto è causato dal problema a questi sensori che potrebbero, con il tempo e l’usura, andare in cortocircuito.
Secondo il rapporto presentato dalla Toyota, potrebbe essere avvenuta una sorta di deformazione del circuito avvenuta durante la produzione. A propria volta, questo errore in fase di realizzazione andrebbe a causare la vera e propria rottura del condensatore, portando all’ingresso dell’umidità, il che poi porterebbe al cortocircuito. Insomma, una vera e propria reazione a catena che deve essere analizzata ed evitata.
La casa giapponese ha avvisato che, nel caso in cui dovesse avvenire questo problema, la spia SRS e quella di attivazione dell’Airbag passeggero andranno ad illuminarsi, e questo è il segnale che è necessario fermarsi immediatamente e spegnere il veicolo. Ovviamente, il problema non riguarda tutte le vetture, ma per sicurezza è meglio richiamarle per controllare.
Secondo quanto riferito da AISIN, solo lo 0,2% di quasi un milione di veicoli potrebbe portare a questo problema, ma come detto prima, per scovarlo è necessario fare dei controlli a tappeto. Va detto, a giustificazione della casa automobilistica che vende più modelli al mondo, che il richiamo non è causato da un suo errore, ma appunto da AISIN, che di certo ha causato un danno non da poco alla casa del Sol Levante. Presto vi daremo aggiornamenti.
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