Vi sono persone che sono dotate di una fantasia a dir poco clamorosa. Guardate una rara Mercedes come ha preso forma in un garage.
La passione per i motori può portare alla creazione di mostri. Stavolta non parliamo di veri e propri bolidi, ma di un raro kit che ha fatto apparire una iconica Mercedes una mutazione esilarante. Lo scenario è quello di un garage e di un giovane o un gruppo di persone con il pallino delle supercar teutoniche. Online abbiamo visto di tutto, ma nessuno era mai arrivato a tanto.
Facciamo un salto temporale a 25 anni fa. La Mercedes-Benz presentò nel 1999 la CLR, una vettura sport prototipo prodotta secondo i regolamenti ACO per la categoria LM GTP (Le Mans Gran Turismo Prototipo). Nella testa dei tecnici c’era l’idea di dominare Le Mans, ma è diventata nota per ben altri voli. Ai tempi nacque l’esigenza per le case che correvano la 24 Ore di realizzare di prototipi concepiti appositamente per questo tipo di sfide, costruiti in pochi esemplari e molto costosi.
La FIA, a quel punto, decise di escludere dal mondiale 1999 le vetture che avevano corso sino al 1998 nella classe GT1 e promuovere i bolidi della classe GT2 a uniche Gran Turismo che potevano gareggiare per la nuova classe GT1. Nacque così la classe LM GTP, stravolgendo le carte in regola. Nacque una nuova vettura per la classe LM GTP in casa Mercedes, dopo i fasti della GT. Nacque la LCR con un peso che superava di poco i 900 kg, grazie all’adozione della fibra di carbonio.
Sotto il cofano un motore V8 di 90° aspirato di 5,7 litri di cilindrata siglato Mercedes-Benz GT 108 C, una evoluzione aggiornata del propulsore già montato sulla Mercedes-Benz C11 di Gruppo C e della versione GT 108 B equipaggiato sulla Mercedes-Benz CLK-LM. Era capace di erogare oltre 600 CV a 7.000 giri al minuto, sui collettori di aspirazione sono poste come da regolamento due air restrictor da 34,3 mm per limitarne la potenza massima. La trasmissione era basata su un cambio trasversale sequenziale a sei rapporti con comandi al volante. C’è un nuovo scandalo dieselgate? Ecco la news bomba!
L’originale CLR venne elaborata dalla tedesca HWA, divisione sportiva della Mercedes-AMG e sviluppata presso la galleria della Swift in California e a Northampton. Questo bolide venne testato sulla distanza di 50.000 km sui circuiti ovali di Fontana e Homestead, catini americani dell’alta velocità. Alla 24 Ore di Le Mans 1999 vennero iscritte 3 Mercedes-Benz CLR, e durante le prove di qualifica del giovedì, la Mercedes pilotata da Mark Webber decollò, compiendo un doppio backflip in aria.
La vettura atterò sulle mescole, ma dopo una rotazione avvenuta con un decollo a circa 320 km/h. Il pilota rimase illeso ma anche sotto shock. Accadde lo stesso Peter Dumbreck mentre si trovava in scia ad una Toyota GT-One sul dosso che precede la curva Indianapolis.
La vettura prese il volo come un aereo, compiendo una serie di flip per poi atterrare nel bosco a 30 metri dalla pista. La Mercedes a quel punto decise di ritirarsi dalla corsa. L’assetto della vettura era troppo pericoloso, bastava un dosso o una scia per farla decollare. Ora a rimanere scioccati sarete voi guardando il tentativo di creazione di un modello simile sulla pagina IG dumb_old_cars. Di sicuro questa vettura non decollerà in strada.
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