Le Mercedes sono state, da sempre, un punto di riferimento nel settore delle auto da corsa. Questo modello era desiderato da tutti.
La storia della Mercedes è legata a filo doppio alle scelte compiute in ambito sportivo. Gioie e dolori che hanno portato alla nascita di vetture estreme. In seno alle camere dei bottini del brand di Stoccarda c’è sempre stata una forte contraddizione tra una tradizione racing e un’altra che osteggiava le vetture da corsa.
I problemi nacquero anche da tutti i disastri, in termini di incidenti, che portarono alla scelta di uscire di scena dal mondo delle corse negli anni ‘50. Il brand nacque con il chiaro obiettivo di puntare in alto, strappando record su record in pista. In una Germania guidata da Hitler si cercava di primeggiare in ogni campo, anche quello della velocità estrema. A differenza della VW, la casa di Stoccarda puntava al lusso sfrenato e a sportive di razza.
L’idea vincente della Mercedes è stata quella di allargare una gamma a berline lussuose e raffinate che, nel corso dei decenni, hanno convinto milioni di appassionati. Il problema ruotava intorno al target medio della clientela. Le vetture erano inaccessibili per i più giovani. Piano piano sono arrivati modelli, come la Classe A, molto più vicini alle esigenze dei ragazzi. In termini di prodotto stradale la Stella a tre punte continua ad essere un brand top in quanto a proposte innovative.
Nella massima categoria del Motorsport, invece, il team guidato da Toto Wolff sta facendo fatica. Vorrebbe ancora dettare legge, come nella passata era ibrida, ma la F1 è cambiata. Il concetto del “Best or nothing” continua ad essere uno dei punti chiave del Gruppo Daimler. La Mercedes, infatti, rappresenta il top di una organizzazione che continua a crescere sul piano dei fatturati e continua a mettere in mostra numeri da capo giro.
Negli ultimi 20 anni, la casa tedesca ha allargato il listino, lanciando anche numerose vetture elettriche ed ibride. Oggi sono un simbolo del progressismo green, ma prima che la Stella a tre punte ripulisse la propria immagine con vetture alla spina, era al top per consumi massimi e motori a combustioni a tal punto da essere emulata anche nelle officine di appassionati. Date una occhiata a questo modello fatto in casa.
Ai tempi c’era l’ammiraglia 600 e l’iconica SL. Vetture che venivano concepite all’interno dello Stilistabteilung (Reparto Stile in tedesco) della Daimler-Benz. Un modello faceva, letteralmente, impazzire gli appassionati. Oggi è stato lanciato un progetto Restomod per riportarlo in auge. La Mercedes 190E 2.5-16 Evo II era il top e rivivrà in una nuova veste. Il progetto sarà portato avanti dall’officina HWA specializzata in elaborazioni.
Saranno prodotte 100 unità, che verranno vendute a partire dal 2025. Il design è, esattamente, lo stesso di quello che vedete in alto nel video del canale YouTube Petrolicious. Vi sarà più carbonio per ridurre il peso e delle leggere modifiche aerodinamiche. Per il resto lo stile racing rimarrà lo stesso. Il prezzo si aggirerà sui 714.000 euro. I Restomod, del resto, sono molto salati.
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