Brutte notizie per gli italiani al volante: ennesimo rincaro in vista, aumenteranno subito i prezzi in questo 2024. Questa davvero non ci voleva, l’anno nuovo comincia nel peggiore dei modi per gli automobilisti.
Non è stato un 2023 semplice per tanti automobilisti del nostro Paese. Prima i rincari dovuti allo scoppio dei vari conflitti internazionali, poi gli aumenti sulla benzina e persino sul costo delle assicurazioni. Insomma: avere un’auto e gestirla nel quotidiano è diventata una vera sfida per tanti italiani, preoccupati dalle spese collaterali e dall’inflazione che colpiscono anche il segmento delle quattro ruote.
E le brutte notizie, purtroppo, non sembrano essere finite con il salutare del 2023. Per quanto la benzina ed il prezzo medio dei carburanti abbia registrato una discesa importante nell’ultimo periodo, gli automobilisti del nostro Paese si preparano a vivere una nuova stangata. Una stangata che colpirà i pedaggi autostradali, in aumento sin da questi primi giorni del 2024. Una doccia fredda per tanti pendolari su gomma e che avrà le sue conseguenze anche sul settore degli autotrasporti. Una decisione che arriva direttamente dal consiglio dei ministri, che ha deliberato l’aumento delle tariffe relative ai pedaggi, in adeguamento alla risalita dell’inflazione prevista dalla Nadef per il 2024 (del 2,3%).
Autostrade in aumento, pessime notizie per gli italiani: ecco tutto svelato
L’aumento dei pedaggi autostradali sarà valido solamente sino alla fine di marzo 2024, ma intanto le organizzazioni dei consumatori fanno sentire la loro voce. “Ingiustificati e favorevoli solo agli utili dei gestori privati”: così tuona l’Assoutenti, che attacca senza troppi giri di parole i rincari delle tariffe. Ad alzare i toni è anche e soprattutto Codacons, che addirittura accusa i gestori autostradali: “[…] i pedaggi andrebbero diminuiti come indennizzo dinanzi ai gravi disservizi registrati lungo tutta la rete di autostrade nel 2023”.
Ancora una volta, siamo alle solite. Il nuovo anno non comincia nel migliore dei modi e a farne le spese sono gli utenti finali. Il rincaro dei pedaggi andrà ad accorparsi a quelli già corposi registrati sulla RC Auto, sui costi del telefono e la fine del mercato tutelato del gas. La capacità di spesa degli italiani diminuisce, di pari passo che aumenta l’inflazione a colpi di aumenti. Da Roma, però, sottolineano: l’aumento previsto dal Milleproroghe non andrà oltre il 30 marzo 2024. Un orizzonte temporale che darà il tempo necessario alle società autostradali di aggiornare le proposte dei piani economico-finanziari.