La Ferrari inizia bene l’anno, con la notizia che fa ben sperare i fan. Ecco perché la sfida alla Red Bull è già lanciata.
Come ogni anno, l’ottimismo pare regnare sovrano in casa Ferrari, con il progetto 676, che non ha ancora un nome ufficiale, che sta crescendo a Maranello. La presentazione ufficiale avverrà il prossimo 13 di febbraio, data alla quale, ridendo e scherzando, manca poco più di un mese. A questo punto della preparazione al campionato, il progetto è bello che concluso, e sta per iniziare la fase dell’assemblaggio delle varie componenti.
Nel corso di questi giorni, è avvenuto il famoso fire-up, vale a dire la prima accensione della power unit che andrà ad equipaggiare la monoposto, uno dei pochi punti fermi viste le prestazioni messe in mostra in questi anni. Il motore si è dimostrato molto potente con i problemi di affidabilità che paiono risolti, ma è chiaro che ciò non basta per poter pensare di sfidare la Red Bull.
La Ferrari, come spiegato anche dal responsabile Enrico Cardile, che sarà il padre della nuova auto, è molto ottimista, con l’ingegnere che ha parlato di un’ottima correlazione negli ultimi tempi tra simulatore e pista. Tuttavia, sino ad oggi i week-end di gara hanno detto ben altro, ma ormai siamo più che abituati alle sparate invernali che provengono dal Cavallino, poi puntualmente smentite dall’inizio della stagione.
Cardile ha annunciato che si tratterà di un progetto totalmente nuovo, che avrà ben poco a che fare con la SF-23, monoposto fallimentare e che non aveva più margini di sviluppo. Per sfidare la Red Bull serviva rivoluzionare tutto ed essere aggressivi, cosa che al Cavallino accade sempre meno spesso in questi ultimi anni. Superato Capodanno, è arrivata una notizia positiva.
Secondo quanto riportato da “Motorsport.com“, la Ferrari avrebbe superato il crash test della 676, cosa che non è ancora riuscita alla Red Bull. Il team di Milton Keynes, nei giorni precedenti al Natale, aveva portato la scocca della RB20 presso Cranfield, il centro nel quale tutti i team con base in Inghilterra effettuano le prove dinamiche, ma il telaio anteriore aveva fallito il test, che verrà ripetuto nei prossimi giorni.
Secondo quanto emerso, Adrian Newey ha cercato ancora una volta il limite, conducendo al test un telaio superleggero, che per ora non ha ottenuto l’omologazione da parte della FIA. La Red Bull lo ripeterà nei prossimi giorni con una scocca rinforzata, ed è probabile che sulla nuova auto vedremo un anteriore molto rastremato, a meno che il test non venga fallito per la seconda volta.
La Ferrari ha svolto il proprio crash test nel centro CSI di Bollate, dove lo effettua ogni anno, ed ora è tempo di concentrarsi sul montaggio di tutti i componenti. Si tratta di una notizia positiva, ma che ovviamente non significa nulla. In molti credono che la casa di Maranello sia stata, ancora una volta, troppo conservativa, e solo la pista ci chiarirà meglio i valori tecnici.
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