La tecnologia fa passi da gigante creando nuovi prodotti ma anche pensionandone altri a una velocità sconvolgente
L’industria automobilistica è nel turbine di una rivoluzione tecnologica senza precedenti, dove l’evoluzione accelera a ritmi vertiginosi, determinando la nascita e l’obsolescenza di prodotti in un lampo. La velocità con cui nuovi prodotti tecnologici entrano nel mercato è affiancata da una rapida obsolescenza di quelli precedenti. Le caratteristiche innovative che una volta facevano brillare un veicolo ora sono spesso messe in ombra da nuovi parametri che rendono obsoleti strumenti all’avanguardia fino a pochi anni fa.
Questi progressi continuano a ridefinire le aspettative dei consumatori, spingendo i produttori a rivedere rapidamente le loro strategie e a investire in nuove frontiere tecnologiche per rimanere competitivi.
Chiunque voglia rimanere al passo deve abbracciare il cambiamento come una costante, poiché la velocità dell’obsolescenza è diventata una caratteristica inevitabile di questo panorama in rapida evoluzione. Uno dei principali strumenti che ne ha soppiantati molti altri è stato lo smartphone, accessorio ormai fondamentale anche all’interno delle nostre automobili.
Come molti altri accessori tecnologici, anche i navigatori GPS portatili sono stati soppiantati dai nostri smartphone, veri e propri accessori tutto fare che hanno man mano sostituito una serie di singoli articoli tecnologici tutti racchiusi in questo strumento altamente tecnologico. E così, dopo la radio, l’agenda, il calendario o la fotocamera, anche il caro vecchio navigatore satellitare sta andando pian piano in pensione, soppiantato dalle varie app di navigazione installabili nei nostri telefonini dotati di GPS integrato.
La comodità di avere a portata di mano in un unico strumento in grado di svolgere le funzioni di più accessori al medesimo tempo è stata la vera rivoluzione del successo degli smartphone. Dal punto di vista del settore automobilistico, il telefonino con antenna GPS integrata a via via soppiantato l’uso del navigatore portatile. Il buon vecchio Tom Tom, infatti, ha ridotto sensibilmente i numeri di vendita, a causa di scomodità che il telefonino è riuscito a risolvere, inserendolo in tempi record tra gli oggetti più inutilizzati al giorno d’oggi.
In primis la scomodità di portarsi in giro un accessorio utile alla sola navigazione, che se lasciato fisso in auto poteva essere preso di mira da ladri che facevano un danno economico maggiore rompendo il cristallo dell’auto più che per il valore del navigatore in sé. Inoltre la scomodità di dover aggiornare le mappe manualmente connettendolo al pc di casa ed infine l’assenza di navigazione online e connessa, in grado di avvertire eventuali code o incidenti in tempo reale e di offrire alternative di percorso in tempo reale al conducente.
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