Il bicampione del mondo della MotoGP, Casey Stoner, ha scelto di attaccare anche la casa di Borgo Panigale. Le sue parole faranno discutere i fan.
Casey Stoner, dall’alto del sua supremazia in top class, può tutto o quasi. In carriera ha dimostrato di essere un talento straordinario, capace di dire, senza mezzi termini, tutto quello che gli è passato per la testa. Ha attaccato Valentino Rossi, i team e la MotoGP stessa. Su tantissimi aspetti l’australiano ha avuto ragione. Il Motomondiale ha perso d’appeal e l’uso smodato della tecnologia non ha aiutato.
Lo spettacolo attuale è piuttosto misero. La MotoGP si è trasformata in una Ducati Cup e per coloro che non sono dotati di una Desmosedici la vita si è fatta molto difficile in pista. In questo scenario Stoner non si rispecchia più. Quando ha vinto in sella ad una Desmosedici la classe regina era molto diversa. Honda e Yamaha dominavano la scena e la Rossa non era ancora sotto il controllo del potente Gruppo VW. Di conseguenza il trionfo del 2007 rimarrà storico e avrà sempre un sapore diverso rispetto al dominio attuale targato Francesco Bagnaia.
I fan italiani hanno esultato per il successo dell’erede di Valentino Rossi, ma in termini di spettacolo i passi indietro sono evidenti. La Ducati ha monopolizzato la top class del Motomondiale, quasi facendo diventare il risultato del weekend scontato. Dal prossimo anno l’otto volte iridato, Marc Marquez, e il vice campione 2020, Franco Morbidelli, siederanno su delle Desmosedici, rischiando di monopolizzare ancor di più la MotoGP. Otto Ducati in pista sono davvero tante e i progressi tecnici, ad oggi, rendono impossibile una sfida al vertice.
Nella scorsa stagione la casa di Borgo Panigale, in classifica costruttori, ha totalizzato 700 punti spaccati. La seconda classificata, la KTM, ha ottenuto poco più della metà dei punti della Ducati (373). Al terzo posto l’Aprilia a quota 326. C’è una differenza abissale, inoltre, con i costruttori giapponesi rimanenti. Dopo l’uscita di scena della Suzuki, Yamaha e Honda sono diventate i fanalini di coda della graduatoria.
In una intervista alla Gazzetta dello Sport, il pilota australiano ha fatto a pezzi la gestione della MotoGP, ma non solo. “La gente vuole intrattenimento? Se vuoi divertirti, vai al cinema. Otterrai intrattenimento solo quando la competizione è reale non quando i piloti vengono penalizzati o limitati in qualche modo“, ha sancito l’australiano.
“Il più grande errore di Ducati è stato sbarazzarsi di Filippo Preziosi, e non ho rispetto per come l’hanno fatto. Negli anni in cui sono stato con lui non abbiamo mai ricevuto nuove parti durante la stagione, avevamo lo stesso identico pacchetto – ha ricordato il bicampione del mondo – Se avevamo un problema, dovevamo trovare un modo per risolverlo con la moto che avevamo. A metà stagione avremmo provato la moto dell’anno successivo: ai primi test c’erano sempre dei miglioramenti e avrei voluto correre con quella moto per il resto della stagione sapendo che eravamo da mezzo secondo a quasi un secondo più veloce. Naturalmente Gigi Dall’Igna ha fatto un buon lavoro, ma ci è voluto tanto tempo e tanto budget per arrivare a dove sono adesso”.
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