Gli autovelox sono tra i principali spauracchi degli automobilisti, ma a quanto pare una sentenza cambia la storia di questi dispositivi.
La Legge deve essere intransigente verso coloro che non la rispettano, soprattutto nel momento in cui si è di fronte a delle violazioni del Codice della Strada. Negli ultimi anni sono troppe le persone che hanno perso la vita a causa di incidenti stradali, con i dati che sono in calo rispetto al passato, ma sono sempre decisamente eccessivi.
Una delle principali cause che comporta degli incidenti è il fatto di non rispettare i limiti di velocità. Questi infatti non sono posizionati solo per multare gli automobilisti, ma hanno il compito di convincere troppe persone a rallentare, garantendo così maggiore attenzione anche verso le altre persone.
Gli autovelox per molti sono un vero e proprio spauracchio, considerando infatti come vadano a colpire non solo i pirati della strada, ma anche coloro che superano di poco il limite. Questo comporta anche situazioni alquanto spiacevoli, come il caso di una misteriosa persona che nella provincia di Rovigo è ormai famosa per tagliare gli autovelox.
Va detto però come le multe siano molto diverse in base a quanto si è ecceduto con la velocità. Coloro infatti che si limitano a un eccesso di 10 km/h saranno sanzionati da un minimo di 42 fino a un massimo di 173 Euro. Diverso invece il caso di che superare di 60 km/h il limite, con la sospensione della patente che è accompagnata dalla decurtazione i 10 punti e da una multa tra gli 845 e i 3382 Euro. Ora però c’è una sentenza che fa temere di meno gli autovelox.
La storica sentenza: pronto l’annullamento di multa derivate dall’autovelox
La sentenza che è pronta a ribaltare completamente la mobilità in Italia giunge dal Giudice di Pace del paese di Borg Valsugana, in provincia di Trento. Quest’ultimo infatti ha stabilito l’annullamento di una multa che era stata comminata a un automobilista da parte di un autovelox che a quanto pare non era stato omologato.
La vicenda ha visto come protagonista la Polizia Stradale di Belluno, con l’automobilista che non aveva rispetto il limite di velocità di 90 km/h, portandola a 106,4 km/h. Questo ha comportato in un primo tempo una sanzione di 178 Euro e con conseguente decurtazione di tre punti dalla patente, il guidatore non era per nulla d’accordo con la sentenza.
Per questo motivo ha deciso per la via del ricorso e così facendo è emerso come questo dispositivo non fosse correttamente omologato. Non poteva dunque essere certo della velocità che aveva rilevato e dunque non aveva l’autorità di poter emettere una multa ai danni del povero guidatore che a quanto pare non aveva colpe.
Il dubbio del conducente dell’auto è giunta nel momento in cui ha riscontrato sul verbale una serie di incongruenze. Questa è una sentenza che può cambiare completamente la storia degli autovelox, con queste multe che ora saranno sicuramente contestate in maggior numero generando, perché d’ora in avanti tutti i dispositivi non regolarmente omologati non potranno più emettere multe.