I furti legati alle automobili sono sempre più frequenti, ma ci sono dei modelli che sembrano davvero essere “maledetti”.
In questi ultimi anni non è mai semplice capire quale sia la miglior auto da poter acquistare, anche perché non mancano di certo i malintenzionati pronti a sottrarla. I numeri infatti mettono in evidenza come i furti siano in costante crescita e questo causa così anche un netto e sensibile aumento dei prezzi delle assicurazioni.
Al giorno d’oggi infatti sono tantissimi coloro che si ritrovano costretti a dover pagare delle cifre decisamente superiori rispetto al passato per avere di fatto invariata la polizza. A peggiorare questa condizione ci pensa anche il fatto che i pezzi di ricambia stanno vedendo aumentare sempre di più il proprio valore.
L’inflazione ha causato anche dei sensibili aumenti per i prezzi delle automobili, con queste che ormai sono sempre più costose. Per fortuna però c’è il mercato dell’usato che negli ultimi anni è diventato un vero e proprio punto di riferimento per migliaia di italiani che hanno intenzione di acquistare un’auto di livello e basso costo.
Purtroppo però, nonostante la nascita di una serie di siti estremamente affidabili abbia ridotte le possibili truffe, è evidente come acquistare un veicolo che in precedenza è appartenuta a un altro comporti sempre dei rischi. La paura principale di chi mette le mani su vetture usate è il fatto che i chilometri segnati non siano quelli reali e ci sono dei modelli che sembrano essere “maledetti” da questo punto di vista.
Lo studio realizzato da CarVertical dimostra come ancora oggi sia una pratica davvero molto diffusa da parte delle concessionarie quella di truccare i numeri legati ai chilometri percorsi dall’automobile. Una decisione che è altamente illegale e può comportare così delle cause penali nei confronti della concessionaria.
Sembra però che ci siano dei modelli che con troppi chilometri non vengano considerati dai clienti e dunque necessitano di sensibili modifiche. I dati di CarVertical evidenziano come non ci sia un’automobile in tutto il Belpaese che vede modificato il contachilometri maggiormente rispetto alla Opel Zafira.
Purtroppo la casa tedesca del Gruppo Stellantis è una di quelle maggiormente colpita da questo fenomeno, ovviamente con la sede centrale che non ha la benché minima colpa. Il secondo posto è della Opel Insignia, con quest’ultima che presenta un contachilometri modificato nel 9,63% dei casi.
La Zafira è l’unica che si trova in doppia cifra, infatti sono addirittura il 10,49% le vetture che presentano un contachilometri non reale con la storia della vettura. Le auto tedesca purtroppo dominano questa classifica, tanto è vero che il podio lo chiude la Audi A7 con un totale del 9,27%, mentre al quarto posto vi è la Porsche Panamera, anche se questa è nettamente staccata con una media del 7,1%. Per trovare la prima auto non tedesca che presenta questa truffa si deve passare al quinto posto con il 6,75% della Subaru Impreza e in Italia la maglia nera la conquista la FIAT Freemont con il 6,25%.
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