Il blocco alla circolazione sta facendo discutere in queste ore: lo stop ha colpito alcuni mezzi di trasporto, ecco il motivo.
Riuscire a gestire al meglio la circolazione, soprattutto nelle grandi città, è diventato col tempo un tema molto delicato. Non è sempre semplice capire come porre rimedio a quelle che sono le problematiche della viabilità, soprattutto in quelle città dove i mezzi di trasporto pubblico spesso sono protagonisti di problematiche strutturali molto serie.
A ridosso del Capodanno, per fare un esempio, in quel di Napoli c’è stata una spinta netta da parte del comune nel convincere i cittadini a sfruttare proprio i mezzi di trasporto pubblico. Dai pullman alla metropolitana, passando per la funicolare, il tutto anche nel tentativo di convincere le persone a lasciare a casa i mezzi privati, dando cosi una mano proprio alla viabilità. Certo, al Sud il tema dei trasporti è molto delicato.
Napoli, nel tempo, ha provato a dare una sterzata proprio alle infrastrutture, a scendendo più giù c’è chi se la passa decisamente peggio. Proprio dalla Sicilia, tra l’altro, in queste ore è arrivato un provvedimento molto serio riguardante proprio la viabilità nel capoluogo di regione, Palermo. Un blocco alla circolazione che ha colpito un mezzo di trasporto in particolare: provvedimento che di sicuro scontenterà tantissimi cittadini palermitani.
Il tema è molto serio ed è legato anche al grande flusso turistico che sta vedendo protagonista proprio la Sicilia, e nella fattispecie la città di Palermo: ci sono tante persone, troppe per consentire a mezzi come monopattini elettrici e bici di circolare con estrema libertà. Almeno, questo a detta dell’amministrazione comunale che ha preso un provvedimento molto discusso proprio in queste ore.
Blocco alla circolazione nelle zone più trafficate del centro, ed in particolare due strade: via Vittorio Emanuele e via Maqueda. Molti cittadini (ovviamente utilizzatori di monopattini elettrici e bici) non l’hanno presa bene, ed è anche per questo che insieme al blocco è stata anche concessa una piccola deroga: via libera soltanto dalle 5 alle 9.30 del mattino.
Una deroga che, fa notare qualcuno, risulta alquanto bizzarra visto che all’interno del provvedimento non è legato un periodo di rientro per questi mezzi: dunque, le persone vanno a lavoro in monopattino ma senza aver modo di tornare casa – come specificato anche da ‘Moto.it’ – rispettando il blocco della circolazione di questi mezzi.
Gran confusione, dunque, ma anche consapevolezza di quanto sia importante regolamentare anche questi ‘nuovi’ mezzi di trasporto, sempre più diffusi da Nord a Sud.
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