La Formula 1 potrebbe introdurre una novità, della quale si parla da molto tempo ormai e che in realtà potrebbe piuttosto rappresentare un desiderato ritorno.
La FIA lavora su vari spunti di riflessione e opportunità per la Formula 1 da molto tempo. Per ogni stagione sportiva sono previste delle novità e delle introduzioni, al fine di rendere la competizione sempre piaciuto globale e interessante. In alcuni casi si può progettare anche un ritorno, sebbene amministrare il Circus non sia semplice per ciò che concerne gli aspetti logistici e commerciali.
Se si riannoda il nastro della competizione, l’ultima volta in cui la Formula 1 ha avuto un suo Gran Premio in Africa era il 1993, quindi un trentennio fa. Il luogo deputato era per la precisione il Sudafrica, sulle piste di Kyalami. Da quel momento la kermesse ha abbandonato il gigante continente, nonostante nel tempo si sia affrontato a più riprese il tema di un ritorno per un fine settimana di corse. Non soltanto in Sudafrica ma anche in un altro posto del continente o dove al momento non si sono mai sentiti ruggiti di motori.
Non è mancato un impegno concreto, con contatti e spunti ma non si è mai giunti al punto di un annuncio ufficiale con nero su bianco. Stefano Domenicali, presidente e CEO della Formula 1, ha di recente commentato tale possibilità, ribadendo le intenzioni da parte del circuito e anche affermando di interessi ricevuti da parte di aree geografiche che vorrebbero un GP: “Vogliamo sviluppare il discorso con l’Africa, un area nella quale non siamo presenti”.
Formula 1, trent’anni dopo ci sarà il grande ritorno? La suggestione
Anche il Presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, si è accodato alle dichiarazioni di Domenicali circa l’interessamento per l’Africa, annunciando che i rapporti con le parti eventualmente coinvolte sono in corso. Il vicepresidente presente è molto attivo sul territorio e si stanno rafforzando anche i club, ma ci sono anche regioni per le quali si parte dal basso: “Noi lo chiamiamo Motorsport box, ovvero una scatola da parte della FIA con le attrezzature semplici quale cronometristi e telefoni, in modo tale da poter fare test di velocità”. Per crescere e farsi conoscere bisogna partire dalle basi, senza dare ordini.
In alcune zone dell’Africa, infatti, la Formula 1 non è ancora così nota e non appassiona anche al livello adeguato. Appena l’anno scorso è stata introdotta la Formula E con l’E-Prix a Città del Capo, ma non si ripeterà per il 2024. E ciò accade considerando comunque che in Sudafrica c’è grande interesse per i motori, ma non è un fenomeno diffuso. Quindi, bisognerà predisporre tutti gli elementi che coinvolgano, a partire dalle piste che non mancano e poi si cercherà di realizzare il sogno del GP, trent’anni dopo.