Non sarebbe la prima volta che questi mezzi molto popolari tra il pubblico vengono ridotti in numero. La decisione potrebbe essere dietro l’angolo.
La pacchia è finita, anche se è durata parecchio: un altro paese europeo, seguendo quello che è finora l’unico esempio lampante di una nazione che non accetta più questo tipo di veicolo – non in modo indiscriminato – si prepara a dire la parola stop ad un mezzo che più di tutti incarna la mobilità smart di questo periodo storico. Indovinate un po’ di che mezzo parliamo.
Nemmeno a dirlo, stiamo parlando dei monopattini elettrici. Questi veicoli sono molto comodi sotto tanti punti di vista ma non sempre i servizi di sharing di questi mezzi a zero emissioni sono stati considerati positivamente dai governi e dai cittadini che li hanno ricevuti. L’esempio migliore? La Francia con Parigi che ha notoriamente bandito i 15mila monopattini a libero accesso situati nel paese dopo un referendum a cui hanno partecipato ben pochi cittadini.
Anche un altro paese europeo si prepara – forse – a seguire questo esempio, dopo l’Italia che ha già in cantiere una nuova riforma del CDS in cui sono incluse pure nuove regole molto severe per questi veicoli in particolare. La nazione in questione ha già in mente di ridurre il numero dei mezzi circolanti, un primo passo verso un bando sulla falsariga francese?
A partire dal mese prossimo, la capitale belga Bruxelles metterà un freno ai monopattini in circolazione sul suo territorio. La città che conta circa un milione e mezzo di abitanti presto potrà contare su una flotta di monopattini elettrici di numero molto più esiguo circolante per le sue strade, una decisione basata su diversi concetti.
Il governo locale ha deciso che la città – de facto capitale anche dell’Unione Europea – non può più tollerare la circolazione selvaggia di questo tipo di veicolo, spesso parcheggiato in modo improprio e condotto anche peggio. La decisione è radicale e vedrà un calo di oltre la metà nel numero di veicoli presenti in città con solo 8mila monopattini elettrici autorizzati a circolare nella capitale contro gli oltre 20mila disponibili lo scorso anno…
Gli unici due operatori autorizzati a restare nella città sono Bolt e Dott, con il primo che è una presenza conosciuta anche in molti altri paesi europei. Non è chiaro se si tratti di una riforma fine a se stessa o di un progressivo addio a questo tipo di veicolo, fatto sta che la decisione è stata presa. Mancano meno di quindici giorni prima che entri realmente in vigore.
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