Per la F1 c’è una notizia che non è affatto positiva, e che riguarda un team molto noto. Ecco perché ora rischia davvero di sparire.
Manca davvero poco al via del mondiale di F1 targato 2024, che è previsto per sabato 2 di marzo a Sakhir, con il Gran Premio del Bahrain. La Red Bull e Max Verstappen vogliono confermarsi al top, con la RB20 che, in base alle indiscrezioni circolate in questi mesi, pare essere un passo in avanti notevole rispetto alla progenitrice iridata. La Ferrari e tutti gli altri vogliono farsi sotto, ma è chiaro che per giocarsi il mondiale servirà un’impresa.
Nel frattempo, il mondo della F1 è stato scosso da una serie di notizie molto negative, che hanno come protagonista una delle sue squadre. Non si tratta di certo di un top team, ma di una realtà che nel corso di questi anni è finita in grande difficoltà, e che ora non ha un futuro garantito all’interno del Circus. Andiamo a vedere quali sono gli scenari.
F1, la Haas è in serio pericolo in chiave futura
La settimana che si è appena conclusa è stata carica di novità per il mondo della F1, soprattutto per ciò che riguarda un team in particolare. Infatti, è avvenuta una rivoluzione totale in casa Haas, con il team principal Gunther Steiner che è stato silurato. L’ultimo posto nella classifica costruttori conquistato nel 2023 è stato fatale al manager alto-atesino, che ha un passato anche in Red Bull, e che negli ultimi anni era diventato una vera e propria star soprattutto negli Stati Uniti.
La sua personalità molto forte aveva spesso fatto discutere, con Gene Haas che ha deciso di rimpiazzarlo con Ayao Komatsu, ingegnere che era sempre al fianco di Steiner al muretto box della Haas. Tuttavia, le notizie che riguardano il team americano non sono finite qui, dal momento che poche ore prima della dipartita di Steiner era stato annunciato anche un altro addio, che riguarda il comparto tecnico.
Infatti, Simone Resta ha lasciato la Haas vista la fine del prestito con Ferrari, facendo ritorno a Maranello. Secondo le ultime notizie però, l’ingegnere di Faenza non si occuperà di F1, ma lavorerà sulle GT stradali. C’è da dire che quelli che ha dovuto affrontare la Haas sono due addii molto pesanti, che non fanno altro che gettare ulteriori ombre su un futuro già poco chiaro per questa squadra. L’esperienza della compagine statunitense nel Circus è stata, a tutti gli effetti, un fallimento, e non sembrano esserci prospettive future importanti.
Il Budget è sempre stato molto risicato, con il quinto posto nel 2018 tra i costruttori che è stato l’unico risultato di rilievo, assieme alla pole position di Kevin Magnussen arrivata nel 2022 in Brasile. Per il resto, il team che ha esordito nell’ormai lontano 2016 non ha mai ottenuto neanche un podio, ed in tutte queste stagioni non ci sono mai stati importanti segnali di crescita. La Haas deve dare prova di sapersi riprendere, anche perché si stanno alzando voci che parlano di un clamoroso addio in futuro, che di certo non farebbe il bene di questo sport.